Quest’anno c’è un trend relativo ai viaggi che si sta affermando sempre di più fra i giovani: non si punta solo a divertirsi.
Un consiglio che si dà spesso ai giovani adulti è quello di viaggiare finché ne hanno il tempo l’energia. Alcuni optano per un anno sabbatico dopo la fine degli studi proprio per dedicarsi a esplorare il mondo, altri colgono l’occasione offerta da un Erasmus. Quando si tratta di semplici vacanze ce li immaginiamo in viaggi di gruppo, fatti per svagarsi in compagnia.
In effetti almeno nel periodo precedente alla pandemia questo era il trend che dominava tra i giovani. Da allora però è passato qualche anno e la gen Z ha soppiantato i Millenial, che ormai sono a ridosso dei trent’anni. Come sempre quando c’è un cambio di generazione si assiste all’affermazione di valori e abitudini diverse, compresa una relativa proprio ai viaggi.
Il loro approccio al tema da un lato può sollevare qualche domanda ma è innegabile che proponga un modo di viaggiare che fa riflettere. Senza mettere in secondo piano il desiderio di scoperta dimostra da parte dei giovani una maturità e una consapevolezza che potrebbe sorprendere. Anni fa viaggiare così per molti sarebbe stato impensabile.
Se il lockdown per alcuni ha rappresentato un periodo buio e uno stato di angoscia, per altri ha rappresentato un’occasione. Molti ragazzi hanno realizzato di poter stare bene con sé stessi, senza il bisogno spasmodico di compagnia che ci si potrebbe aspettare da loro. Passare lunghi periodi da soli ha portato a capire che anche nei viaggi si può essere autonomi.
In sintesi la nuova generazione non ha paura di preparare la valigia, prenotare e salire sull’aereo o sul treno in solitaria. Se viaggiare da soli porta dei timori legati alla mancanza di un appoggio dall’altro lato permette di muoversi con i propri ritmi e di scegliere la meta senza giungere a compromessi. I ragazzi lo hanno capito, e sono sempre di più a provare quest’esperienza.
Il trend sui social gira con un nome emblematico, ossia “revenge travel”. Altri però gli danno un’accezione più romantica parlando di una sorta di luna di miele con sé stessi, ossia “MeMooning”. Le mete predilette per questa forma di viaggi sono molto variegate: troviamo la Spagna, l’Australia, la Nuova Zelanda e la Grecia.
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