In materia di pensioni, c’è una importante scadenza da tenere in considerazione e fissata a metà settembre e senza fare la dovuta attenzione può portare a delle conseguenze non di poco conto. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
A proposito di pensioni, come è noto, siamo sempre al cospetto di un terreno scivoloso per i più. Gli aspetti da tenere in considerazione da questo punto di vista sono tanti. Da un lato c’è l’insoddisfazione di chi ne va a beneficiare e che lamenta degli importi che da troppi anni non si adeguano al caro vita. E che causano una contrazione del potere di acquisto davvero notevole ed a tratti disarmante. Dall’altro lato, invece, ci sono i giovani che la vedono come un qualcosa di irraggiungibile e che per questo li rende nervosi e frenetici a riguardo in molti casi.

Da questo punto di vista, essendo un mezzo di sostentamento fondamentale, per ovvie ragioni, per coloro i quali non sono più in età o nelle condizioni di poter lavorare, bisogna fare attenzione a tutto. E da questo punto di vista c’è una scadenza importante da tenere in considerazione e che è fissata a metà settembre. E’ necessario che tutti si mettano in regola ed andiamo a vedere in maniera precisa e dettagliata chi è coinvolto in questo discorso e che cosa bisogna sapere a riguardo.
Pensioni, nuova scadenza da considerare: tutti i dettagli a riguardo
Le cose nella vita possono cambiare molto in fretta e per questo il rapporto tra i pensionati e gli enti che elargiscono questi trattamenti è costante. In tal senso, c’è una nuova scadenza, come detto, fissata a metà settembre che è molto importante. Si tratta della presentazione del cosiddetto modello RED, vale a dire una dichiarazione reddituale annuale richiesta dall’INPS. Tale scadenza riguarda i pensionati titolari di prestazioni che sono collegate al reddito, come pensioni, assegni di invalidità o assegno sociale, che non hanno comunicato entro i termini indicati i redditi influenti sulle prestazioni.

In tal senso, la scadenza era inizialmente fissata al 31 marzo e chi non l’ha presentato può rischiare già così, se si attiva entro il 15 settembre, una trattenuta del 10%. Nel caso in cui non si presenta il modello RED entro il 15 settembre, poi, le conseguenze sono davvero considerevoli, dal momento che si rischia in maniera seria e concreta la sospensione o la revoca della prestazione pensionistica. Meglio non correre rischi che sono assolutamente evitabili con una semplice dichiarazione reddituale.