Come ottenere il TFR subito e senza subire conseguenze negative, guida a prova di errore.
Le ultime notizie sul rapporto datore di lavoro e dipendente sono importanti, poiché i sottoposti potrebbero finalmente ottenere quanto gli spetta in termini di interessi e diritti. Ottenere il TFR subito è una grossa occasione, ma va gestita in maniera specifica.

Con TFR si tratta la sigla che indica il Trattamento di Fine Rapporto, un credito del lavoratore dipendente che deve essere percepito alla fine del rapporto di lavoro. C’è un modo per tutelarsi davanti situazioni difficili da gestire, come il ritardo nel pagamento.
Innanzitutto, esser pagati è un obbligo, questo il punto chiave principale. Deve essere liquidato dal momento della cessazione del rapporto di lavoro, senza ammettere deroghe. A dare ulteriori informazioni e conferma di ciò è stata la Cassazione, la quale ha stabilito che il ritardo scatta sin dal primo giorno successivo a quello alla fine del rapporto.
Non ci sono dubbi in merito a ciò, ma è davanti alle conseguenze del ritardo che bisogna porvi le dovute riflessioni.
In questo modo si ottiene subito il TFR, cosa fare
Se il datore di lavoro è in una condizione di ritardo nel pagamento del TFR, Trattamento di Fine Rapporto, rientra nell’immediato in maniera automatica, in una condizione di “mora”. Questa comporta l’applicazione di interessi sul caso, come il Tasso BCE + 8 punti percentuali, e la stessa rivalutazione monetaria del TFR in base agli indici ISTAT.

Come recuperare allora il TFR senza combinare guai ed essere perfettamente in regola? Per prima cosa si potrebbe scegliere una via precisa, quella che consolida una diffida di natura “formale”.
Si tratta del primo passo, al fine di sollecitare il pagamento, e avere una prova scritta dell’inadempienza. Segue poi un altro metodo, quello del Decreto ingiuntivo. Esso comporta una situazione più drastica, poiché consta nel rivolgersi al Giudice del Lavoro, un gesto efficace per recuperare nell’immediato il credito.
Ma c’è sempre l’alternativa amichevole da non sottovalutare, quella della mediazione. Nell’ambito del pubblico, il TFS, sigla che indica il Trattamento di Fine Servizio equivale al TFR, cioè il Trattamento di Fine Rapporto, ma ha tempi di erogazione differenti. Questi variano in relazione al motivo dello stop del rapporto di lavoro.
Ad esempio, si calcolano 105 giorni per inabilità, ma anche 12 mesi per limite d’età. Pure nel suddetto caso, è possibile richiedere gli interessi di mora in caso di ritardo. Infine, è bene sapere che il TFR ha il carattere di “credito privilegiato”, questo vuol dire che il lavoratore ha il diritto di prelazione sugli altri creditori davanti le difficoltà finanziarie dell’azienda.