Collaboratore di pulizie domestiche, come scegliere la persona perfetta: le domande da fare al colloquio

Alla base della selezione del collaboratore domestico ideale per le proprie esigenze vi è una buona comunicazione: cosa bisognerebbe chiedergli al primo incontro.

La vita è sempre più carica di impegni. Lavoro, appuntamenti, spese e famiglia si incastrano in un groviglio dal quale è difficile uscire fuori. Il tempo libero è poco e si riduce generalmente alle ultime ore della giornata. É comprensibile dunque che, in uno scenario del genere, la possibilità e le forze di dedicarsi alle faccende domestiche vengano a mancare.

Collaboratori pulizie che fanno il cenno "Ok"
Collaboratore di pulizie domestiche, come scegliere la persona perfetta: le domande da fare al colloquio – snapnavigazione.it

Prendersi cura della casa non è uno scherzo. Igienizzare gli ambienti periodicamente tuttavia, è una necessità che non può essere accantonata, se non si vuole rischiare che lo sporco degeneri.

Pochi giorni di trascuratezza possono bastare perché germi e batteri proliferino, gli insetti si riproducano e la polvere si accumuli in ogni angolo. Un’incresciosa prospettiva che può essere evitata talvolta, soltanto affidandosi all’aiuto di qualcuno.

Moltissime persone al giorno d’oggi, scelgono di investire una somma di denaro nella collaborazione di professionisti delle pulizie. Il buon risultato però, non è sempre garantito. Il primo passo fondamentare è porre le giuste domande al lavoratore, per comprendere se sia la persona giusta per rispondere alle proprie necessità.

Cosa chiedere al collaboratore domestico in fase di selezione

Mantenere la casa brillante è un’arte di cui non tutti sono capaci. La scelta dei giusti prodotti, la tecnica e soprattutto l’esperienza, sono gli ingredienti fondamentali della buona riuscita delle pulizie. C’è chi ne fa un lavoro e fornisce questo servizio con puntualità e precisione.

Collaboratori pulizia al lavoro
Cosa chiedere al collaboratore domestico in fase di selezione – snapnavigazione.it

É chiaro però, che al momento del primo colloquio il professionista e il proprietario devono chiarire molti aspetti per non ritrovarsi ad affrontare spiacevoli incomprensioni. Gli esperti di selezione consigliano dei punti ben precisi sui quali concentrarsi durante il primo incontro.

La prima regola è stabilire un piano ben preciso, comunicando all’operatore quali zone della casa si desidera pulire. In questo momento è importante richiedere eventuali servizi più specifici. La persona in questione è disposta a rifare il letto? Si potrà soffermare sulla pulizia degli infissi o dei lampadari?

La domanda principale dunque, è relativa alla sua disponibilità ad effettuare determinati lavori. Non può mancare poi chiaramente l’analisi delle sue qualifiche. Quali competenze ha maturato nelle sue precedenti esperienze? Da quanti anni svolge questo lavoro? I feedback sono importantissimi.

Nel caso dei collaboratori domestici di pulizie, chiedere le referenze è un’ottima mossa. Si tratta infatti, di un’ottima opportunità di verificare le opinioni dei precedenti datori di lavoro sul suo servizio. Queste aiutano ad avere una sicurezza in più sulla sua affidabilità.

Andando più in profondità è possibile approfondire con quesiti più tecnici. Ha lavorato più spesso in appartamenti piccolo o in grandi abitazioni? Quali prodotti predilige per le sue pulizie? Quale stile adotta tra pulizie veloci e generiche o settoriali e accurate? É dotato della sua attrezzatura o esige che venga fornita?

Infine, è imprescindibile accertarsi della sua organizzazione oraria e delle tariffe, oltre che delle opzioni di pagamento. Quale cifra chiede per ogni ora di lavoro? É flessibile nella disponibilità di appuntamento? Cosa accade se si cancella una data per imprevisti?

Una volta appurata la compatibilità con i propri bisogni, non resterà che accogliere questo prezioso aiuto per la gestione domestica in casa propria.

Gestione cookie