Per sapere che notte passerai ti basta guardare il meteo: questo indicatore ti dice come dormirai

Per sapere se dormirai bene questa notte controlla le previsioni meteo: basta guardare questo dettaglio per avere la risposta.

L’igiene del sonno è uno dei temi che si è conquistato via via più visibilità negli ultimi anni. Dormire un numero adeguato di ore e senza interruzioni è un fattore determinante non solo nel rendimento lavorativo ma anche per la salute. Sono sempre di più le persone monitorano la qualità del proprio riposo e c’è più consapevolezza sulle abitudini sane da seguire.

Donna che si alza al mattino rivolta verso le finestre
Per sapere che notte passerai ti basta guardare il meteo: questo indicatore ti dice come dormirai. – (snapnavigazione.it)

Tra queste ci sono evitare l’assunzione di bevande contenenti teina o caffeina, evitare di usare i dispositivi digitali la sera e una dieta sana. A volte però anche seguire tutte queste abitudini non è sufficiente per assicurarsi una notte tranquilla. Ci sono infatti diversi fattori ambientali che hanno più peso di quanto si pensi sulla qualità del sonno e che spesso sono trascurati.

Uno di questi in particolare è determinante per capire se la notte trascorrerà tranquilla o se ci si rigirerà per ore nel letto. Per scoprire che ci aspetta tutto ciò che occorre è prendere lo smartphone e aprire un’applicazione o un sito di previsioni meteo. Non serve vedere se pioverà o farà bello, perché tutto sta in un solo dettaglio che si controlla di rado.

Cosa può impedirti di dormire serena

Non parliamo del frastuono che può provocare un temporale o una tempesta di vento, ma della composizione dell’aria. La percentuale di vapore acqueo presente, o meglio la sua umidità, fa la differenza quando cerchiamo di dormire. Sia quando risulta molto elevata che quando l’aria è secca infatti possono dare problemi di respirazione durante la notte.

Donna che si tiene la testa sdraiata a letto sotto le coperte
Cosa può impedirti di dormire serena. – (snapnavigazione.it)

Nel primo, ovvero quando il tasso di umidità supera il 60%, diventa più facile la formazione di muffa e il prosperare degli acari della polvere. Per chi soffre di allergie significa congestione nasale o crisi d’asma nei casi più gravi. Viceversa se l’umidità si scende al di sotto del 40% l’aria risulta secca e può irritare la gola, provocando una fastidiosa tosse secca durante la notte.

Anche gli occhi soffrono se l’ambiente è secco, portando a lacrimazione e prurito, rendendo difficile addormentarsi. La giusta via di mezzo è una percentuale di umidità compresa tra il 40 e il 60%, in modo da evitare entrambi gli scenari. Per agire sull’umidità dell’aria presente in camera bisogna ricorrere a umidificatori quando è secca, e a un ricambio frequente se l’aria è umida.

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