Naspi, cambia tutto: puoi dire addio a 2 anni di sussidio, ecco quanto durerà d’ora in avanti

Brutte notizie per chi resta, all’improvviso, senza lavoro: saltano i due anni di Naspi. Il Governo ha deciso di metterci le mani e questa volta in modo drastico. Vediamo che cosa succederà.

Di questi tempi, alla folta schiera dei disoccupati che, pur cercandolo, non trovano un lavoro, bisogna aggiungere anche coloro che restano a piedi da un giorno all’altro. Chiusura di aziende, riduzione del personale: tutti motivi per cui una persona, di punto in bianco, può trovarsi senza un lavoro non per propria volontà.

il premier giorgia meloni seduta in parlamento
Naspi, cambia tutto: puoi dire addio a 2 anni di sussidio, ecco quanto durerà d’ora in avanti -(foto Ansa)- snapnavigazione.it

Che fare in questi casi? Quando si è molto giovani, naturalmente, è più facile rimettersi in gioco e, magari, salire anche su un aereo e trasferirsi all’estero. Chi è vicino alla pensione può sperare in quella ma la maggior parte delle persone rimaste disoccupate, fino ad oggi, ha contato soprattutto sulla Naspi.

La Naspi è un’indennità di disoccupazione che si rivolge unicamente ai lavoratori dipendenti i quali, appunto, sono rimasti “a piedi” ma senza averlo scelto. Non spetta, ad esempio, a chi si è licenziato volontariamente. Per fruirne bisogna aver lavorato almeno per 13 settimane e può durare fino ad un massimo di 2 anni. O meglio: poteva durare due anni. Il Governo sta valutando modifiche drastiche in tal senso e molti potrebbero restare senza nulla.

Naspi: ecco che cosa cambierà

La Naspi, da anni, rappresenta un’ancora di salvezza per tutti i dipendenti che, all’improvviso, restano senza lavoro non per propria scelta. Ma le risorse scarseggiano e, per questo, si prevedono modifiche importanti forse prima di quello che immaginiamo.

uomo disperato seduto sul divano con le mani in faccia
Naspi: ecco che cosa cambierà/snapnavigazione.it

Come anticipato nel paragrafo precedente, per ricevere la Naspi è sufficiente aver lavorato almeno 13 settimane con contratto da dipendente negli ultimi 4 anni e l’indennità può durare fino ad un massimo di 24 mesi, cioè due anni. L’importo dipende dall’ultimo stipendio percepito e va a scalare mano a mano che passano i mesi. Per la precisione: durante i primi sei mesi, il soggetto riceverà un’indennità pari al 75% del suo ultimo stipendio; dal sesto mese in poi l’importo si ridurrà del 3% ogni mese.

La Naspi non è a carico dell’ex datore di lavoro ma ricade interamente sulle casse dell’Inps. Motivo per cui non si possono escludere delle modifiche in quanto, in vista della nuova Manovra di Bilancio 2026 e con la riforma delle pensioni che urge, bisogna fare i conti con le risorse a disposizione.

Qualcuno vocifera di una possibile riduzione della durata massima della Naspi: da 24 a 12 mesi, cioè la metà. Molti ritengono, infatti, che dare un sussidio ad un disoccupato per due anni potrebbe non stimolarlo a trovare un nuovo impiego e anche diversi imprenditori hanno lamentato di non riuscire a trovare personale per colpa della Naspi. Per il momento, comunque, non è ancora stato deciso nulla: si tratta solo di ipotesi di cui, tuttavia, bisogna tenere conto.

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