Spese scolastiche: quelle detraibili, quelle no e quelle che potrebbero diventarle, elenco aggiornato

Le campanelle delle scuole suonano ormai in tutta Italia. L’attività didattica inizia e con essa tutte le spese che le ruotano intorno.

Spese tutt’altro che trascurabili dal momento che, a partire dal libri, i costi aumentano e non c’è modo (o quasi) nemmeno di riutilizzare vecchi testi da acquistare magari online.

libri matite e occorrente scuola
Spese scolastiche: quelle detraibili, quelle no e quelle che potrebbero diventarle, elenco aggiornato – snapnavigazione.it

La fabbrica dei libri deve andare avanti, il business non si può fermare, e non importa se esistono moltissime famiglie che non riescono a sostenere tali spese e ragazzi e ragazze che si presentano in aula senza libri di testo. Sì, in Italia succede anche questo. Lo Stato cerca di metterci una pezza e, in attesa dell’ufficialità della Manovra del 2026, trapelano notizie abbastanza incoraggianti. Non soldi, puntualizziamo subito, ma detrazioni: un contentino verrebbe da dire.

Ci sarebbe in arrivo uno sconto fiscale sui libri scolastici al 19%. Secondo quanto trapela dalla stanza dei bottoni, la misura prevede una detrazione sui libri scolastici al 19% che al momento sono esclusi dalle spese detraibili per scuola e università, la detrazione non sarà per tutti: lo sconto sarebbe riservato solo ai redditi bassi e individuati tramite Isee. Tra i paletti ci sarebbe poi anche un limite massimo della spesa che potrà essere scaricata. Ma scaricata da chi?

Scuola, costi in aumento per le famiglie dai libri a zaini

L’aiuto all’acquisto dei testi didattici per le famiglie sarebbe stato deciso in quanto spesa che può essere molto alta. Secondo Adoc (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) per quest’anno, i costi per l’acquisto dei libri per un alunno delle scuole medie possono arrivare fino a 300 euro e superare i 500 euro nel caso degli istituti superiori.

libro a pagine aperte
Scuola, costi in aumento per le famiglie dai libri a zaini – snapnavigazione.it

Se ci fosse una detrazione al 19%, il risparmio potrebbe aggirarsi attorno al centinaio di euro. Anche nel 2025, le spese sostenute nell’anno per scuole primarie, secondarie di secondo grado, università, corsi di specializzazione, dottorati o master, sono già detraibili fino al 19%. Tra queste ci sono: le tasse di iscrizione e frequenza, i costi per corsi di teatro, musica, trasporti, mensa, gite scolastiche e attività culturali extracurriculari. Sono escluse invece le spese per il materiale scolastico come libri, cancelleria, zaini, strumenti tecnologici.

Nel 2025, l’aumento medio dei prezzi dei libri di testo è dell’1,7% per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per la scuola secondaria di secondo grado, in linea con l’inflazione (1,7% a maggio su base annua, stima preliminare dell’Istat), come comunicato nei mesi scorsi dall’Aie (Associazione Italiana Editori). L’Aie aveva già sottolineato che era necessario “un intervento pubblico lungo due direttive: la detrazione delle spese per l’acquisto a favore di tutte le famiglie, come già c’è per le spese per la salute, lo sport e gli animali da compagnia e una maggiore razionalizzazione ed efficienza del processo di distribuzione degli aiuti alle famiglie in povertà assoluta, fondi che devono arrivare ai beneficiari e farlo in tempi brevi”

Stando all’ultimo Osservatorio nazionale di Federconsumatori, quest’anno il rientro tra i banchi è accompagnato da una spesa media di 658,20 euro per ciascun alunno, l’1,7% in più sul 2024. Secondo l’associazione dei consumatori, in vista del ritorno in classe a salire sono soprattutto i costi relativi allo zaino, dalla versione trolley ai modelli hi-tech dotati di ricarica power bank.

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